Dettaglio news

29.09.2017

Challenge test e storage test: come misurare la qualità degli alimenti 20 ottobre 2017 | Torino

Obiettivi e destinatari

La microbiologia alimentare è un settore di studio fondamentale per garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti.

I criteri microbiologici fissati dal Reg CE n.2073/2005 definiscono l’accettabilità di un prodotto, di una partita di prodotti alimentari o di un processo, in base all’assenza, alla presenza o al numero di microrganismi presenti e/o in base alla quantità delle relative tossine/metaboliti per unità di massa, volume, area o partita. Vengono così definiti dei limiti che talvolta, purtroppo, non possono essere correttamente verificati.

“Non sempre l’Operatore del Settore Alimentare ha ben chiaro come inserire nel proprio Manuale di Autocontrollo opportuni sistemi di controllo di questi criteri, specialmente quando si tratta di valutare la dinamica di crescita dei batteri presi come criterio (in primis Salmonella e Listeria monocytogenes). Oggi disponiamo di prove di laboratorio che possono aiutarci a conoscere meglio il comportamento dei batteri patogeni e gli effetti che la loro crescita può avere sull’alimento, progettando uno storage test o un challenge test. Possiamo perfino prevedere tali comportamenti con analisi computerizzate, con la microbiologia predittiva, ma quali sono le metodologie più opportune da adottare? Quali i costi economici che esse comportano?

 

Tutte le informazioni nella pagina raggiungibile al seguente indirizzo: 

http://www.alimentarea.it/challenge-test-e-storage-test-come-misurare-la-qualita-degli-alimenti20-ottobre-2017-torino/

Documenti e download

Formazione e aggiornamenti

Corsi di formazione e programmi professionali

Amministrazione Trasparente

Normativa

La Legge Severino sull'anticorruzione e la trasparenza, compresi tutti i decreti attuativi, si applica anche agli Ordini professionali che devono pertanto rispettare gli obblighi sulla trasparenza amministrativa (decreto legislativo n.33/2013) e le regole sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi. Lo stabilisce l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nella delibera n.145/2014.

Per deliberare l'applicabilità della Legge Severino agli Ordini professionali, L'ANAC ha ancorato il provvedimento sulla sentenza della Cassazione n.21226/2001 secondo la quale Ordini e Collegi sono "enti pubblici non economici, operano sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale e le loro prestazioni lavorative subordinate integrano un rapporto di pubblico impiego".

La normativa in vigore in materia è rappresentata dalla legge 190/2012 e dal D.Lgs. 33/2013 che affidano alla "trasparenza" dell'attività amministrativa un ruolo decisivo per la lotta alla corruzione e all'illegalità nella pubblica amministrazione.

Le tecnologie alimentari per la salute

Fattura Elettronica per Fornitori