Dettaglio news

04.05.2015

Save the date - Conferenza Internazionale

Ipack-Ima ed EXPO 2015 rappresentano una occasione più unica che rara per riflettere sul futuro della produzione alimentare e per proporre nuovi modelli di sviluppo delle filiere agro-alimentari. Veniamo dalla generazione che ha globalizzato i commerci, ma inquinato l'ambiente e accentuato le disuguaglianze, generando l'opulenza accanto alla miseria e le malattie dovute all'eccesso di cibo accanto a quelle della fame.

Però possiamo anche constatare negli stand di Ipack-Ima una straordinaria molteplicità di soluzioni tecnologiche innovative, sicure, rispettose dell'ambiente. E al contempo, nei padiglioni di EXPO cioè nel mondo, una straordinaria varietà di cibi e di tradizioni alimentari.

Abbiamo dunque gli strumenti materiali e conoscitivi per vincere la fame, migliorare la salute e proteggere l'ambiente. Perché siamo così preoccupati dalla prospettiva che fra 20 anni la popolazione del globo avrà superato i 9 miliardi di persone? Perché accettiamo che centinaia di milioni di queste persone continuino a soffrire la fame e, per giunta, proprio nei Paesi che hanno la più favorevole disponibilità di suolo e di clima per produrre cibo? Perché nella situazione attuale di diseguale abbondanza, proprio i consumatori più privilegiati sono sempre più diffidenti nei confronti della tecnologia e della industrializzazione delle filiere agro-alimentari?

La conferenza Ipack-Ima del 20 Maggio rappresenta il tentativo di prospettare nuovi modelli di sviluppo, in grado di promuovere relazioni solidali e non solo competitive, trasparenti e non ambigue, differenziate secondo le opportunità e le tradizioni e non omologate dalla globalizzazione.

Alla conferenza del 20 Maggio abbiamo dato un titolo accattivante e complesso ("Designing a Resilient Future: Food, Technology, and Sustainable Development"), ma un simbolo molto semplice: un pezzo di pane. Il pane è una metafora potente e universale per dire: torniamo all'essenziale, alla ricerca di un buon accordo fra intervento dell'uomo e rispetto della (sinergia con la) natura, allo spirito di comunità.

Consideriamo questa conferenza come primo atto di una riflessione che sarà raccolta in un testo e divulgata come il nostro modesto contributo al dibattito sul futuro del cibo. Per condividerla il più ampiamente possibile, come un pezzo di pane ...

La invito a partecipare, non se ne pentirà.

Claudio Peri

Chairman

Form di registrazione in allegato:

Documenti e download

Formazione e aggiornamenti

Corsi di formazione e programmi professionali

Amministrazione Trasparente

Normativa

La Legge Severino sull'anticorruzione e la trasparenza, compresi tutti i decreti attuativi, si applica anche agli Ordini professionali che devono pertanto rispettare gli obblighi sulla trasparenza amministrativa (decreto legislativo n.33/2013) e le regole sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi. Lo stabilisce l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nella delibera n.145/2014.

Per deliberare l'applicabilità della Legge Severino agli Ordini professionali, L'ANAC ha ancorato il provvedimento sulla sentenza della Cassazione n.21226/2001 secondo la quale Ordini e Collegi sono "enti pubblici non economici, operano sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale e le loro prestazioni lavorative subordinate integrano un rapporto di pubblico impiego".

La normativa in vigore in materia è rappresentata dalla legge 190/2012 e dal D.Lgs. 33/2013 che affidano alla "trasparenza" dell'attività amministrativa un ruolo decisivo per la lotta alla corruzione e all'illegalità nella pubblica amministrazione.

Le tecnologie alimentari per la salute

Fattura Elettronica per Fornitori